giovedì, febbraio 10, 2005

Tremonti - Beppe Grillo: 2-1

La carica di Giulio Tremonti (pro bebè e non profit)
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Dimenticate il Tremonti del freddo computo liberista. Il Professore torna a brandire la calda spinta propulsiva del ’94 e, forse, anche l’ideale di nuova welfare society tanto caro a Giorgio Vittadini. «Quando noi diciamo che la persona deve tornare sovrana di una frazione dell’imposta o sovrana del libretto di risparmio offriamo uno schema più ricco di società. Nei programmi della sinistra lei potrà trovare tutte le parole che vuole. Solo una parola non troverà mai, la parola “libertà”»
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Un secondo otto per mille da destinare alla ricerca scientifica e al non profit e un libretto postale del valore di 2.500 euro intestato a ogni nuovo nato e/o adottato. Sono queste le due proposte di legge presentate il 25 gennaio scorso da Giulio Tremonti. Il primo Pdl prevede che al momento della dichiarazione dei redditi i contribuenti possano optare per un secondo otto per mille a sostegno delle imprese del terzo settore ed enti di ricerca scientifica. In questo modo, spiega il vicepresidente di Forza Italia a Tempi, «si potrebbero recuperare 800-850 milioni di euro, che non sarebbero una spesa ma un risparmio e un investimento».
Il secondo Pdl riguarda le famiglie con reddito inferiore ai 45 mila euro e prevede, a partire dal 1° gennaio 2006, un contributo pari a 2.500 euro per ogni nuovo bambino nato o adottato. L’importo sarà versato su un libretto di risparmio aperto presso le Poste italiane, intestato al bambino/a e amministrato dai genitori (sul libretto si potranno ovviamente versare altre somme). Fino al compimento degli studi dell’interessato, il rendimento dei depositi sarà pari al tasso netto dei Btp (Buoni Poliennali del Tesoro) a cinque anni e, fino all’importo massimo di 20.000 euro, gli interessi saranno ulteriormente incrementati da una quota stabilita annualmente dal ministero dell’Economia. Il costo per lo Stato di questo provvedimento a sostegno dei bambini e delle famiglie è stimato in un miliardo di euro. Cifra che verrà coperta non solo con gli stanziamenti previsti in ddl, ma anche con nuovi provvedimenti di lotta all’evasione fiscale, attraverso il potenziamento dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di Finanza. «In ogni caso – spiega Tremonti – a lunga scadenza la misura ha anche una parziale auto-copertura. Infatti i soldi del libretto postale non verranno spesi immediatamente dalla famiglia (come per il bonus di 1.000 euro voluto dalla Lega, ndr), ma rimarranno nella Cassa depositi e Prestiti, alimentando il circuito finanziario pubblico».