Ci diamo una svegliata?
Signoraggio: una truffa colossale nata e cresciuta grazie ad una giungla di ignoranza sistematica, censura accademica, disinformazione professionale, vuoti legislativi e cervelli sottovuoto. Dal 1694 fino alla pseudo costituzione europea passando per il Trattato di Maastricht tutto sembra regolato, in ordine, e la truffa continua.
Ma il meccanismo di emissione della moneta - delegato alla Banca Centrale Europea - e di riscuoterne il signoraggio (in termini tecnici “servizio di tesoreria dello Stato”) si sta inceppando. Il che può mettere nei guai in particolare la Banca d’Italia e il suo attuale governatore, l’uomo delle banche, Antonio Fazio.
La Banca d’Italia è infatti una società privata, una spa, che ha per soci solo delle società private, banche ed assicurazioni, a parte l’Inps, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.
Tre banche da sole “controllano” la Banca d’Italia: Gruppo Intesa 27,2 %, Gruppo San Paolo 17,23, Gruppo Capitalia 11,15. Il resto è preda del Gruppo Unicredito 10,97, Assicurazioni Generali 6,33, Inps 5,0, Banca carige 3,96, Bnl 2,83, Montepaschi di Siena 2,5, Cassa di risparmio di Firenze 1,85, Ras 1,33, La Fondiaria 2,0, Premafin 2,0. Il restante 5 e rotti per cento è poi nelle mani di anonimi.
In ogni caso, nei giorni scorsi ha iniziato a girare con insistenza la voce che la Banca d’Italia avrebbe le ore contate. Infatti il potere di emettere moneta e riscuotere il signoraggio, in mano alla Banca d'Italia dal 1894, è affidato alla SpA di via Nazionale solo fino al 31 dicembre 2010. La legge 104 del 28 marzo 1991 lo conferma. Il conferimento della gestione del servizio, cioè il potere di battere moneta e riscotere il reddito da signoraggio, è rinnovato ogni 5 anni, e ora siamo vicinissimi alla scadenza del rinnovo per il quinquennio 2010-2015.
Abbiamo dunque la possibilità di mandare a casa Fazio. E' venuto il momento di farsi sentire: la battaglia contro una Banca d’Italia cassaforte di banchieri e grande finanza, iniziata anni fa dal professor Giacinto Auriti, può essere vinta. Occorre un'azione legale contro Bankitalia SpA per ottenere il risarcimento dei proventi da signoraggio indebitamente appropriati. Ma soprattutto occorre la mobilitazione delle energie ancora attive del nostro popolo.