martedì, giugno 28, 2005

Caso PARMALAT: tana per Tanzi & Son.

da corriere.it

Tra i destinatari dei provvedimenti anche il figlio e il fratello di Calisto Tanzi
Caso Parmalat, 11 condanne a Milano

Il giudice per le udienze preliminari ha pronunciato le sentenze accogliendo le istanze di patteggiamento presentate dagli imputati


Calisto e Stefano Tanzi (Omega)

Fausto Tonna (Ansa)

MILANO - Il giudice per le udienze preliminari di Milano, Cesare Tacconi, ratificando l’accordo sui patteggiamenti della pena raggiunto tra l’accusa e le difese ha pronunciato le prime 11 sentenze di condanna in relazione al caso Parmalat.

LE CONDANNE - L’elenco dei «patteggiandi» comprende Stefano e Giovanni Tanzi, rispettivamente figlio e fratello di Calisto, entrambi condannati a 1 anno e 11 mesi; Giampaolo Zini, consulente del gruppo con studio a New York, condannato a due anni; Fausto Tonna ex direttore finanziario, condannato a 2 anni e 6 mesi; Alberto Ferraris e Luciano Del Soldato, che ricoprirono lo stesso incarico di Tonna, a cui sono stati comminati rispettivamente un anno e 6 mesi e un anno e 10 mesi; l’ex tesoriere Franco Gorreri (11 mesi); i contabili del gruppo Gianfranco Bocchi e Claudio Pessina (un anno); e i membri del Cda Francesco Giuffredi e Domenico Barili (condannari rispettivamente a 10 mesi e a un anno e 5 mesi). Solo a due degli imputati che hanno patteggiato, ovvero Fausto Tonna e Giampaolo Zini, il gup ha negato la sospensione condizionale della pena.

LE UDIENZE - Tutti a vario titolo rispondono di aggiotaggio, ostacolo alla Consob e falso dei revisori. A 18 mesi dall’avvio dell’inchiesta la procura di Milano considera molto positivo il risultato ottenuto: le prime condanne e il rinvio a giudizio dell’ex patron e di altre 18 persone deciso sabato scorso. Del provvedimento adottato dal gup Tacconi sono state rese le motivazioni che riguardano soprattutto le ragioni per cui il giudice ha rigettato le eccezioni di competenza territoriale a vantaggio di Brescia o di Parma mantenendo il processo a Milano. L’istanza di trasferire il processo a Brescia viene rigettata, dice Tacconi, perchè dagli atti manca la denuncia specifica del magistrato milanese che aveva investito sul bond di Collecchio, per cui non vi sarebbero rischi di parzialità nella decisione a causa della presenza tra i danneggiati di un magistrato in servizio a Milano. No al trasferimento del fascicolo a Parma, invece, perchè non coincidono in tutto e per tutto gli indagati a Milano con gli indagati nella città emiliana. Inoltre, è la posizione di Tacconi, non è vero che il reato di aggiotaggio informativo si sarebbe consumato a Parma.

LE ECCEZIONI DI NULLITA' - Il giudice dell’udienza preliminare ha rigettato anche tutte le altre eccezioni di nullità, fatta eccezione per quella relativa al difetto di notifica di Bank of America la cui posizione a livello penale confluirà nel troncone degli altri istituti di credito. Calisto Tanzi e gli altri 18 saranno davanti ai giudici della prima sezione penale il prossimo 28 settembre.

28 giugno 2005