PADRINO DELL’EURO APPOGGIA IL RITORNO DELLA LIRA
da comedonchisciotte
Un autorevole esperto monetario nonché “padrino” dell’euro ha suggerito che l’Italia farebbe probabilmente meglio ad abbandonare l’unione monetaria, visti i grandi sacrifici richiesti per rimanere nel sistema.
Il professore Ronald McKinnon di Stanford ha stupito la platea durante la conferenza della Banca Centrale Europea, a Francoforte, quando è sembrato appoggiare gli appelli per un ritorno alla Lira da parte di ministri della Lega Nord. "Esiste una certa fiducia nel fatto che l’Italia potrebbe distaccarsi e adottare una sua moneta, anche se noi tutti sappiamo che andrebbe malissimo," ha affermato.
I commenti sono giunti dopo che decine di migliaia di sostenitori della Lega erano convenuti a Bergamo ieri, per rivendicare la loro rabbia contro l’euro, pagando i loro panini ed espressi con banconote da "neuro" rassomiglianti alle vecchie 2.000 e 5.000 lire. I dirigenti della Lega hanno rifiutato di tornare sui loro passi dopo aver causato tanto clamore – e scombussolato i mercati valutari- chiedendo una consultazione referendaria per bandire l’euro.
Roberto Calderoli, il ministro delle riforme, ha affermato durante il weekend che la valuta era il “giocattolo dei matti”. "E’ venuto per noi il momento di scappare via prima che l’intero edificio ci crolli sulla testa," ha detto. "L’Euro sarà presto carta straccia. Molte banche hanno mostrato interesse per la nostra proposta di una moneta Padana, con valore costante adattato al costo della vita," ha affermato.
Robert Mundell, il premio Nobel teorico delle unioni monetarie, ha affermato nel corso dell’assemblea dell BCE, che l’Italia ha subito diversi “disastri” quando era fuori dall’Unione Monetaria Europea, avvertendo che i tassi di interesse sul suo enorme debito pubblico (106% del PIL) causerebbero una spirale negativa completamente fuori controllo.
Gli ultimi dati dalla Commissione Europea dimostrano che la situazione italiana sta diventando insostenibile. Il costo unitario del lavoro è cresciuto del 38.7 percento dal 1995, mentre in Germania il costo è sceso del 1,3 percento attraverso una stretta salariale e un aumento della produttività. Il gap continua ad allargarsi, portando l’Italia giù fino alla recessione.
Roma ha svalutato varie volte nel passato per rettificare alcuni enormi buchi di bilancio, ma questo non è più possibile con l’euro.
Otmar Issing, capo economista della BCE ha detto: "Molti paesi non hanno ben compreso cosa avrebbe significato sottoscrivere il Trattato di Maastricht e aderire alla moneta unica Europea."
Fonte:http://www.telegraph.co.uk
Tratto da:milho.ilcannocchiale.it
22.06.05
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ricordiamo che il ritorno della Lira deve essere accompagnato con una forte riforma economica e politica, per restituire al Popolo quella Sovranità Monetaria usurpata dai Bankieri Internazionali, aiutati dai nostri politici compiacenti.
Dal 1910, in Italia, grazie a questi politici, il Governo ha abdicato al batter moneta e ha di fatto regalato tale potere alla Banca Centrale (la Privatissima Banca d'Italia S.p.A.)