Il giornale di Vicenza
giovedì 30 giugno 2005
Lettere al Direttore, pag. 47
- Economia
«Le contraddizioni della Banca d’Italia»
Lunedì 20 giugno leggo a pagina 6 del vostro giornale dal piccolo articolo “la curiosità”:
«La Banca d’Italia è una società a capitale privato diviso tra varie banche...» ecc. ecc.
In pratica si afferma che il controllore (la Banca d’Italia) è “controllato” (e gestito) dai controllati, cioè sono una stessa entità.
Una notizia che, nonostante la gratitudine che provo nell’averla pubblicata, non posso credere che meriti l’attenzione che un lettore possa rivolgere ad una semplice “curiosità”.
In base a quel piccolo, breve articolo si sta confermando una gravissima incompatibilità istituzionale; un tale conflitto d’interessi che oscura la tanto chiacchierata posizione dell’attuale Presidente del Consiglio.
In pratica, mentre noi discutiamo lungamente e prolissamente sulla legittimità della carica di una persona sola e che dopo cinque anni si conclude, l’intera istituzione monetaria si figura in una lampante contraddizione: la Banca d’Italia che dovrebbe garantire la validità della nostra moneta, non è un istituto del popolo o del governo per servire gli interessi dei cittadini, ma è costituito da soci privati (banche private) per conseguire gli interessi di una grande società per azioni, il cui nome per esteso è Bankitalia S.p.A.
Una domanda che il cittadino dovrebbe porsi per comprendere da dove vengono i nostri soldi è:
chi è il proprietario della moneta al momento dell’emissione?
E poi a chi dobbiamo pagare quel tanto citato Debito Pubblico?
Risposta: Bankitalia S.p.A.
Chiedo pertanto che si faccia maggiore ed esauriente luce in merito, perché il popolo italiano merita il massimo rispetto!
Claudio Proietti