lunedì, maggio 09, 2005

La Malfa: prima e dopo (la poltrona?)

PRIMA

--------------------------------------------------------------------------------

Flash del 26 Dicembre 2003
Giorgio La Malfa: chiudiamo la Banca d'Italia

"Se il governatore dice che non poteva fare nulla e che non si e' accorto delle decine di migliaia di risparmiatori che hanno perso i loro investimenti, allora ci si chiede se non resta altro da fare che chiudere Bankitalia". Lo afferma il Presidente della Commissione Finanze della Camera, Giorgio La Malfa, commentando ai microfoni di Radio Radicale le dichiarazioni di Fazio apparse sul quotidiano "La Repubblica" il 24 dicembre sui casi Cirio e Parmalat.
"Sono rimasto senza parole. Il leit motiv di questa specie d'intervista e' stato: tutto va bene madama la marchesa, non c'e' niente di cui preoccuparsi, noi non potevamo fare nulla, la Banca d'Italia non ha alcuna responsabilita'. Ci sono migliaia di risparmiatori che hanno perso i propri soldi, magistrati che stanno indagando su pesantissime responsabilita', il quotidiano 'Financial Times' parla di un Paese, l'Italia, su cui non si puo' avere fiducia e Fazio e' sereno. Allora se la Banca d'Italia non ha nulla a che vedere con tutto questo, tanto vale scioglierla. Non ha piu' i compiti di politica monetaria, che ora spettano alla Bce. Se non ha piu' nemmeno i compiti di vigilanza sulle banche e sul risparmio vuol dire che non serve piu' a niente".
Secondo La Malfa, il governatore della Banca d'Italia deve avere alcune caratteristiche: "Deve conoscere la situazione delle banche e quella delle imprese fino in fondo e deve essere equidistante e terzo rispetto a tutti. Fazio non ha queste caratteristiche e non ha la conoscenza dei problemi. Non va bene il suo atteggiamento. I capi delle banche che ha sponsorizzato hanno commesso molti errori nelle vicende che abbiamo visto e questo e' un problema".


--------------------------------------------------------------------------------

PRIMA

"La Stampa" 28 gennaio 2004/La Malfa accusa

"Fazio? Difesa preoccupante"

Durissimo, impietoso, è il commento del presidente della Commissione Finanze della Camera Giorgio La Malfa all'audizione di Antonio Fazio, con cui ha duramente duellato. ""Mi ha molto colpito - spiega - una sua frase cruciale: ovvero, che le stesse banche finanziatrici siano state indotte in gravi errori di valutazione. Mi pare una difesa debole, non utile, del sistema bancario. Sono affermazioni preoccupanti". [continua...]

--------------------------------------------------------------------------------

Generali, La Malfa e Cossiga contro Fazio

Attacco concentrico al governatore di Bankitalia Antonio Fazio dopo l'acquisto del 2% del capitale Mediobanca annunciato venerdì da Unicredito. Secondo il presidente della commissione Finanze della Camera, Giorgio La Malfa, «se è vera l'affermazione di Unicredito di essersi mosso su autorizzazione del governatore della Banca d'Italia, questo pone il problema se sia mantenibile la carica di governatore al dottor Fazio». Il senatore a vita Francesco Cossiga si chiede se a rispondere politicamente della vicenda siano i ministri Tremonti e Marzano o il governatore. Secondo Cossiga i grandi avvenimenti economici, come questo o la crisi Fiat, pongono un problema politico-istituzionale «non più dilazionabile».
--------------------------------------------------------------------------------
Generali, La Malfa: "Fazio deve dimettersi"

Critiche sul governatore della Banca d'Italia favorevole all'intervento di Unicredito. La Malfa: "Fazio non può svolgere attività di politica economica". Duro Cossiga; Fassino (Ds) difende il governatore

MILANO – Scuote anche il mondo politico la vicenda delle Generali. Critiche ed elogi piovono soprattutto sul governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio, che ha detto di essere favorevole all’intervento di Unicredito nel capitale del Leone di Trieste.
Deve andare via, chiede senza mezzi termini Giorgio La Malfa, presidente della commissione Finanze della Camera.
Con lui l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, mentre per il leader dei Ds Piero Fassino è convinto che la posizione assunta dl governatore è positiva perché evita la scalata di gruppi stranieri alla prima compagnia assicurativa italiana. E anche i consumatori intevegono nel dibattito, criticando Fazio e prendendo la palla al balzo per accusare l'intero sistema bancario e finanziario di essere inefficiente e troppo costoso.

"In questa situazione si devono chiedere le dimissioni del Governatore”, spiega a Radio Radicale La Malfa, “la verità è che siamo di fronte a una grave crisi bancaria che parte da un Istituto molto vicino al potere della Banca centrale e che travolge lo stesso Governatore". Il Repubblicano La Malfa si chiede: "Il governo può sopportare che il Governatore della Banca d'Italia svolga una politica economica dopo l'uscita dello Stato dall'economia? Abbiamo deciso di abolire l'Iri per avere la Banca d'Italia che decide quello che prima decideva l'Istituto per la Ricostruzione Industriale? Sono problemi istituzionali molto delicati che impongono al governo una decisione molto rapida sui vertici di Via Nazionale". E poi aggiunge: “Il governo non può sopportare tutto questo, deve prendere atto che Fazio non è nelle condizioni di poter esercitare con equilibrio il suo mandato. Mi dispiace di non aver firmato, a suo tempo, la proposta Tabacci circa le funzioni di vigilanza nel sistema bancario".

--------------------------------------------------------------------------------

DOPO

da onemoreblog
07 Maggio 2005 - Giorgio La Malfa

Da l'Unità di oggi: «Chi si ricorda Gorgio La Malfa, severo censore di Antonio Fazio? Se qualcuno ha in mente le vecchie polemiche, meglio che le dimentichi. Appena nominato ministro, La Malfa è diventato un altro. Ha subito una metamorfosi incredibile. È diventato fazista. Ieri ha pranzato col governatore della Banca d’Italia. Il neo ministro La Malfa ha annunciato l’intenzione di difendere in sede europea l’operato di Fazio nelle battaglie in corso per Antonveneta e Bnl. Che svolta. Merito della poltrona?» Intanto Ugo si rivolta nella fossa.

------------------------------------------------------------------------------------

La giornata di ieri ha visto anche grandi manovre politico-bancarie legate alle due offerte su Antonveneta e Bnl. Il governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, che ha ricevuto a Palazzo Koch per una colazione di lavoro il ministro per le Politiche comunitarie, Giorgio La Malfa. I contenuti del secondo colloquio tra i due, da quando La Malfa è stato nominato al governo, non sono stati resi noti. Probabilmente l’incontro ha riguardato il viaggio che tra lunedì e martedì vedrà impegnato il ministro a Bruxelles. Nella capitale belga, La Malfa vedrà il presidente della commissione europea, Josè Manuel Barroso, e il commissario al Mercato interno, Charlie McCreevy, per discutere, tra l’altro, il regime speciale di cui godono in Italia le banche popolari. Invece, il presidente della Commissione Attività produttive della Camera, Bruno Tabacci, riferendosi a Fazio, ha ricordato che l’«arbitro non deve fare anche il giocatore».
Fabio Pisano

--------------------------------------------------------------------------------