giovedì, giugno 09, 2005

Senato pronto a restaurare i poteri di Bankitalia

da Eufemi.it

3-giugno-2005
MF Risparmio, il Senato pronto a restaurare i poteri di Bankitalia

Se il testo del ddl risparmio che emergerà dal Senato sarà quello che risulta leggendo le proposte di modifica dei relatori, Maurizio Eufemi (Udc) e Pietro Semeraro (An), l'istituzione Banca d'Italia alla fine sarà ancora più forte. I relatori del provvedimento, infatti, hanno smontato punto per punto il tentativo fatto dalla Camera di togliere poteri al governatore Antonio Fazio. Un'operazione che porrà problemi di diversità di vedute con l'altro ramo del parlamento, dove il testo dovrà tornare. Per esempio, sui conflitti di interesse relativi alla concessione di credito in favore degli azionisti delle banche, tutto sarà demandato a via Nazionale che deciderà ´in conformità con le deliberazioni del Cicr' [nota del webmaster: Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio (C.I.C.R.). da: Testo unico 28 aprile 1910 31 dicembre 1915]. Dunque, sono stati cancellati i limiti che Montecitorio aveva fissato ´per chi detiene direttamente o indirettamente una partecipazione rilevante o comunque il controllo della banca'. Inoltre, continuerà a essere Banca d'Italia, e non la Consob come previsto dalla Camera, a occuparsi dell'emissione dei valori mobiliari. E sulle cosiddette muraglie cinesi per distinguere all'interno delle sedi degli istituti di credito l'attività di banca universale dai servizi di investimento, i relatori hanno chiesto che sia Bankitalia a decidere caso per caso. E in materia di trasparenza delle condizioni contrattuali delle banche, è stato richiesto di cancellare la norma all'articolo 24, secondo la quale Consob avrebbe potuto eseguire ispezioni presso le sedi degli istituti di credito. Sulla risoluzione delle controversie in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari, la Camera dei deputati aveva conferito all'autorità di Lamberto Cardia la facoltà di proporre al ministro dell'economia i criteri per la risoluzione dei problemi. Ne sarebbe derivato un decreto ministeriale per il varo di una commissione che avrebbe deciso imparzialmente. I relatori del Senato, invece, hanno proposto che sia ´la Banca d'Italia d'intesa con la Consob' a svolgere questo ruolo. Infine, è stata accettata anche la richiesta di Fazio, che in una lettera al Senato aveva chiesto che non gli venisse conferito l'utilizzo della guardia di finanza, previsto invece dal testo della Camera. A Fazio bastano gli ispettori che ha. (riproduzione riservata)

MF - Denaro & Politica Numero 109, pag. 2 del 3/6/2005 Autore: Franco Adriano