giovedì, ottobre 19, 2006

I giudici in Italia non contano una beneamata: parola della Cassazione.

Il Denaro.it / Spia al Diritto / http://www.denaro.it/go/a/_articolo.qws?recID=251221

«Signoraggio», questo sconosciuto
di Gian Andrea Chiesi*

Era il 26 settembre del 2005 allorquando il Giudice di Pace di Lecce, con una singolare pronunzia destinata a diffondersi nelle aule di giustizia di mezza Italia, solennemente affermava che il reddito monetario rappresenta «la differenza tra gli interessi percepiti sulle attività e il costo, modesto, di produzione delle banconote»; quindi chiariva che «costituisce il moderno reddito di signoraggio, o reddito monetario, proprio lo scarto tra il primo ed il secondo importo»; infine precisava -dopo avere illustrato la composizione azionaria della Banca d’Italia (5% del capitale sociale posseduto dall’INPS; il restante 95% appartenente ad istituti di credito privati) ed evidenziato l’«anomalia» tutta italiana di una banca centrale a partecipazione privata- che «il reddito dell’istituto [la Banca d’Italia, per l’appunto], causato dall’attività e dalla circolazione di moneta posta in essere dalla collettività nazionale, dovrebbe vedere lo Stato quale principale beneficiario e non gruppi di privati».

*** *** ***
Insomma, il concetto di debito pubblico veniva trasformato nel suo esatto opposto e, cioè, in credito pubblico (recte, della collettività); da questo approdo, il passo verso il successivo riconoscimento del diritto del singolo cittadino, quale parte della comunità, alla restituzione della propria quota di credito è stato breve. Tant’è che il fortunato Sig. Tizio, artefice e precursore di questa novità giurisprudenziale, si è vista accolta la domanda e, per l’effetto, riconosciuto il diritto a percepire dalla Banca d’Italia «la somma di _ 87,00 a titolo di risarcimento del danno derivante dalla sottrazione del reddito di signoraggio, oltre interessi legali dalla domanda all’effettivo soddisfo».

*** *** ***
Sennonché, con sentenza del 22.6/21.7.2006, n. 16751, resa a Sezioni Unite (e consultabile, tra l’altro, su www.cortedicassazione.it), la Suprema Corte di Cassazione, ribaltando in toto le conclusioni cui è giunto il Giudice salentino ed innanzi riprodotte, ha chiarito che l’intera vicenda processuale (domanda introduttiva del giudizio, consulenza e sentenza del Giudice di Pace) ha fondato le proprie basi su considerazioni e premesse di carattere metagiuridico (tale è l’espressione letteralmente utilizzata del Supremo Organo di nomofilachia: cfr. pp. 12-13 della sentenza in commento) le quali, a prescindere dalla loro fondatezza e/o plausibilità sul piano storico-ricostruttivo, sono certamente inidonee a sorreggere una decisione come quella sottoposta al proprio vaglio.
Il giudizio del Collegio al riguardo, anzi, è particolarmente severo:«si tratta di una pretesa -si legge- …che necessariamente esula dall’ambito della giurisdizione, sia del giudice ordinario sia del giudice amministrativo, in quanto al giudice non compete sindacare il modo in cui lo Stato esplica le proprie funzioni sovrane, tre le quali sono indiscutibilmente comprese quelle di politica monetaria, di adesione a trattati internazionali e di partecipazione ad organismi sopranazionali: funzioni in rapporto alle quali -continua la pronunzia in commento- non è dato configurare una situazione di interesse protetto a che gli atti in cui esse si manifestano assumano o non assumano un determinato contenuto…discende da ciò il difetto assoluto di giurisdizione in ordine all’azione proposta, riguardo alla quale manca il potere di emanare una decisione di merito da parte di qualsiasi giudice: ivi compreso il giudice di pace, non potendo certo ipotizzarsi che l’attribuzione a detto giudice del compito di decidere secondo equità le controversie il cui valore non superi quello indicato dal capoverso dell’art. 113 c.p.c. gli consenta di emettere pronunce che eccedono i limiti generali della giurisdizione».

*** *** ***
Ma cos’è il c.d. «signoraggio»? A tale proposito, la pronuncia del Giudice di Pace di Lecce, fondando sulle risultanze di una consulenza di ufficio il cui contenuto ha assunto connotati a dir poco esplorativi (si osservi che su di essa è stata finanche fondata la verifica preliminare condotta dal Giudice circa «l’esistenza dell’interesse ad agire e la legittimazione attiva» -cfr. motivazione, 4° cpv.) -e, dunque, a parere di chi scrive, per ciò stesso inammissibile (cfr, ex plurimis, Cass., 6.6.2003, n. 9060; Cass., 16.5.2003, n. 7635)- è particolarmente dettagliata:«quando la circolazione -si legge ivi- era costituita soprattutto da monete in metalli preziosi (oro e argento), ogni cittadino poteva chiedere al suo sovrano di coniargli monete con i lingotti d’oro e argento che egli portava alla zecca. Il sovrano, ponendo la sua effigie sulla moneta, ne garantiva il valore, dato dalla quantità e dalla purezza del metallo in essa contenuto. In cambio di questa garanzia, tuttavia, tratteneva per sé una certa quantità di metallo: l'esercizio di questo potere sovrano venne chiamato signoraggio. Introdotta la circolazione della moneta cartacea, slegata dall’oro (soppressione delle c.d. riserve auree), sono mutate le modalità di formazione del signoraggio, ma non la sua natura, che resta quella di un introito dello Stato connesso con l’emissione di moneta».

*** *** ***
Sennonché -precisano le Sezioni Unite- aderendo alla Comunità Europea ed assoggettandosi alle previsioni contenute nel relativo Trattato istitutivo, la Repubblica Italiana ha accettato alcune limitazioni alla propria sovranità nazionale in favore delle decisioni assunte dagli organi della Comunità.
In particolare per quanto qui interessa, rientrano all’interno di tali limitazioni, ai sensi dell’articolo 105, comma 2, del Trattato, le scelte di politica monetaria nonché, in virtù di quanto disposto dal precedente comma 1 della medesima disposizione, il diritto di autorizzare l’emissione delle banconote all’interno dei paesi della Comunità, riservato in via esclusiva alla Banca Centrale Europea (BCE). Pertanto, il reddito monetario che deriva da tale emissione confluisce unicamente e direttamente nella BCE, la quale provvede —poi- alla redistribuzione tra le varie banche centrali nazionali (e, tra queste, la Banca d’Italia) secondo le specifiche previsioni contemplate dall’art. 32 dello Statuto del Sistema Europeo delle Banche Centrali.
Donde discende, diversamente da quanto sostenuto dal Giudicante pugliese e riprodotto supra:
1) che l’attribuzione della quota parte di reddito monetario (cd. «signoraggio») alla Banca d’Italia «appare effetto di una scelta di politica monetaria consacrata in strumenti normativi di diritto europeo, al cui rispetto il nostro paese si è vincolato anche sul piano internazionale»;
2) che la domanda originariamente sottoposta al vaglio del Giudice di Pace di Lecce, lungi dal fare valere una posizione giuridica soggettiva protetta a livello ordinamentale, mirava piuttosto -certamente inconsapevolmente, ci si augura- a «mettere in discussione le scelte con cui lo Stato, attraverso i suoi competenti organi istituzionali, ha configurato la propria politica monetaria, in coerenza con la decisione di aderire ad un sistema elaborato in ambito europeo e di fare parte delle istituzioni create all’interno di detto sistema».

*magistrato

27-09-2006




traductionen:

Diciamolo: non contate un cazzo..
Ri-diciamolo: il popolo non conta un cazzo!

E questo non tanto perché il politico di turno [da sempre] si fa le leggi per proprio conto e a proprio vantaggio (vedi oggi sull'indulto, ma è solo un esempio) ma perché Il Grasso Bankiere© ha DECRETATO che il popolo non abbia LEGALMENTE potere decisionale su NULLA.

Ora vengo e mi spiego.

La sentenza di Lecce è stata STRACCIATA (IGB© dice CASSATA),
è stata presa e è stata usata come carta igienica.

Si, signori.. IGB© si PULISCE IL CULO con le nostre leggi e con i nostri Giudici.

Leggetevi tre semplici documenti:
#1. la motivazione della Cassazione
(La Cassata di Lecce http://www.signoraggio.com/signoraggio_lacassatadilecce.html)
#2. quel gran genio di Rothschild
(http://www.signoraggio.com/signoraggio_ilgeniodirothschild.html)
#3. Nun c'è trippa pe gatti
(http://www.signoraggio.com/signoraggio_sentenzebankitalia.html)

Quello che è scritto in questi documenti è chiaro:

TU, POPOLO, NON CONTI UN CAZZO!

TU, POPOLO, NON HAI VOCE IN CAPITOLO SU MATERIA ECONOMIA

TU, POPOLO, SEI SOTTOMESSO A MAASTRICHT

Ma chi cazzo è 'sto Maastricht? Chi lo conosce? Chi lo ha votato? Chi lo vuole?

Il problema non é l'indulto, non sono i SUV, non è il tritarifiuti da lavello..

SVEGLIATEVI!

Siamo tutti schiavi di un FANTASMA GIURIDICO

Siamo nelle mani di un ESSERE DISUMANO, senza regole democratiche, che si ciba di popoli e ignoranza e che li ingurgida senza pietà.

Qui in Italia siamo tutti FLIPPATI dalle cazzate dei vari beppegrillo-eroi-europei (ma eroe de ché??) e non capiamo IL VERO PROBLEMA!

Siamo ancorati a cazzate come NETIQUETTE e PUTTANATE WANTED

SVEGLIAMOCI! RIBELLIAMOCI! USIAMO LA NOSTRA TESTA!

AFFANCULO I CICCIONI CON LO YACHT!
MA CREDETE DAVVERO CHE UNO CON LA FERRARI VOGLIA AIUTARVI?!
MA UNO CHE VUOLE CAMBIARE LE COSE SI PRENDE 30 EURO A SERATA?
MA GUARDATE AL PASSATO CHI ERANO I VERI EROI!!!

DOVE FINISCE BERLUSCONI INIZIA PRODI
AGLI ALTRI CI PENSA BEPPE GRILLO

IO ACCUSO BEPPE GRILLO DI MANIPOLARE QUESTI POVERETTI

Il mondo è in mano a chi CREA moneta
e NOI TUTTI siamo schiavi perché scambiamo il nostro sudore, la nostra vita con quella moneta.

prodi è peggio di berlusconi (che già era di un palmo sotto lo zero matematico)
beppe grillo è amico dei banchieri, NON nostro!

SVEGLIA!

mercoledì, ottobre 18, 2006

Nuova finanziaria: l’eliminazione della moneta tradizionale

Nuova finanziaria: l’eliminazione della moneta tradizionale
di Gianluigi Mucciaccio

L’ultima manovra finanziaria per l’anno 2007 posta in essere dall’attuale compagine governativa ribadisce ancora una volta la schiavitù monetaria alla quale siamo sottoposti sistematicamente da un governo che china la testa al sistema finanziario internazionale portando una vera e propria aggressione ai cittadini-contribuenti sempre più vessati da un regime fiscale implacabile. Il tentativo velleitario di sanare quel notorio e falso debito pubblico causato dall’illecito prestito effettuato allo Stato e quindi a tutti i cittadini dalle banche centrali ha trovato nell’attuale viceministro dell’economia Vincenzo Visco, un intransigente scudiero, il quale ha preparato un piano in 55 punti che, si dice, azzererà l'evasione fiscale in 5 anni. A tal proposito tra gli interventi inseriti nel piano suddetto c’è ne uno che ha rapito, più di tutti, la mia attenzione: l’eliminazione della moneta, come mezzo di pagamento, intesa nella sua forma tradizionale.

Il sospetto che mi sorge improvvisamente è, da studioso del professor Auriti, che questa iniziativa nasconda un obiettivo ancora più grande e minaccioso ovverosia che i signori banchieri vogliono nell'intento, ormai in stato avanzato, di cancellare le sovranità nazionali (vedi euro), favorire una griglia di controllo mondiale non più basata sui contanti. Non a caso la Banca dei Regolamenti Internazionali ha reclamato una moneta unica globale.
La Banca dei Regolamenti Internazionali, molto riservata e considerata, non a torto, il vertice mondiale delle politiche bancarie centrali, ha rilasciato un documento guida che sollecita un modello globale di formati di valuta. Va ricordato, per chi non lo sapesse, che la BRI è un ramo dell'architettura finanziaria internazionale ideata a Bretton-Woods (1) ed è strettamente collegata col gruppo Bilderberg(2). L'elite interna che la controlla è espressione di tutti gli organi bancari centrali del mondo. Sepolta in un rapporto del London Telegraph sul tasso d'inflazione in Gran Bretagna, si trova l'affermazione che "la BRI, suggerisce l'abbandono delle molte diverse monete nazionali a favore di un numero ristretto di monete formali basati su dollaro, euro o yen (cosa puntualmente avvenuta)"(3).

Il controllo centralizzato della moneta è un pilastro fondamentale ed indispensabile per la costruzione di un governo globale di controllo. L'obiettivo finale è un sistema creditizio senza contanti (cashless society), fondato su un identificativo mondiale del cittadino. Gli elementi contrassegnati come "sovversivi" o "minacce per la sicurezza" si vedranno ridotto l'accesso al credito e verranno poste restrizioni su quello che potranno comperare o vendere e quando potranno farlo. Proprio su questo punto, recentemente, nel silenzio generale è stato approvato un Decreto Legge n. 223/06 (convertito con Legge n. 248/06) con il quale il nuovo governo Prodi, paventando ragioni d'urgenza in materia di evasione fiscale e riciclaggio, a partire dal 1 ottobre 2006 obbliga tutti i possessori di partita IVA ad aprire un conto corrente presso una banca.

La cosa più sconvolgente non è quella relativa alla capacità economica del contribuente ovvero se sei grande o piccolo, se hai dipendenti o se lavori da solo, se incassi 10.000 o 1.000.000 di euro all'anno, se l'unica azienda per cui lavori ti ha obbligato ad aprire la partita IVA invece di assumerti come lavoratore dipendente (quale di fatto sei), o se fai il calzolaio. Conta solo se hai la partita IVA. E se ce l'hai, devi obbligatoriamente aprire un conto corrente presso una banca e utilizzarlo per l'incasso dei soldi che guadagni con il tuo lavoro e per il pagamento delle imposte e dei tuoi contributi sociali. Come se non bastasse sei obbligato ad acquistare un computer e ad organizzarti per effettuare tutti i pagamenti di tasse e contributi on line, vale a dire usando esclusivamente il computer per effettuare i pagamenti delle imposte, tasse e dei contributi da versare periodicamente. Tutto questo viene definito come F24 on line ed è previsto dall'articolo 37 comma 49 del D.L. 223/06 . Ed è con tale strumento che, con un decreto di urgenza, approvato in tutta fretta in via definitiva il 4 agosto 2006, il «nostro» governo ritiene di avere risolto il problema dell'evasione fiscale. La norma colpisce prevalentemente le micro attività economiche (imprese e lavoratori autonomi) in quanto quelle più grosse con un minimo di struttura il computer e il conto corrente ce l'hanno già. Ciò non esclude assolutamente che questo tipo di manovra tocchi anche quei cittadini che non sono titolari della partita IVA. Inutile dire che il combinato disposto da queste norme renderà «anomali» entro breve termine tutti i movimenti in contanti, salvo quelli di entità irrilevante (si parla di 100 Euro a partire dal 2008).

Ecco, dunque, l'obiettivo di queste norme: scoraggiare l'utilizzo del denaro contante (facendone cadere la domanda) e obbligare tutti ad operare all'interno dei circuiti bancari, anche chi non ne avrebbe alcun bisogno consentendo un controllo assoluto su tutto e su tutti.
Ebbene, cari cittadini, la dittatura bancaria sopravanza sempre di più, purtroppo, incontrastata da una classe politica in cui non si trovano più tracce di dignità. Non resta che dire Auriti docet.


(1) Accordi sanciti il 22 Luglio 1944
(2) Vedi al riguardo www.disinformazione.it
(3) Paul Joseph Watson, Verso la moneta unica globale, in www.prisonplanet.com

venerdì, ottobre 06, 2006

Franca Rame: Troppi soldi (ma sto zitta-zitta). Ma questi ci sono o ci Fo?

source: http://www.francarame.it/?q=node/156">http://www.francarame.it/?q=node/156





...omissis...

TOTALE STIPENDIO MENSILE SENATORI
indennizzo 5.419,46,
competenze accessorie 5.787,00
altri tipi di rimborso. 4.982,02
totale euro 16.188 .48

...omissis...

Troppi soldi.
Penso a quante persone che conosco sbarcano il lunario con 800, 900 euro al mese pagando affitto, luce e gas, mantenendo pure i figli, ecc. Penso a quei pensionati a 450-600 euro al mese. Penso a quella anziana signora che ho incontrato sul metrò e che al bar mi raccontava serena, come fossi un’amica, alcuni espedienti per farcela: “Me la cavo bene sa… La verdura la prendo al mercato dopo le due… buttano tanta roba buona. A volte vado a mangiare dalle suore o al Pane quotidiano. Per esempio, la televisione la guardo a luce spenta… se sento dei rumori accendo una candela… Mi sento più sicura. Ma a volte con la candela, se il film è un giallo, ho pure più paura… spengo tutto, vado a letto, mi metto a pregare e mi addormento.”.
Immaginatevi i miei pensieri e il mio sincero imbarazzo davanti a quel mare di soldi. Mi viene in mente di proporre un disegno di legge che diminuisca il numero dei parlamentari e lo stipendio. Poi mi viene da ridere: chi mai mi verrebbe dietro?

...omissis...






cara Franca,
non lo so chi ti verrebbe dietro,
ma varrebbe la pena provarci, no?

Se anche te, dal tuo alto livello istituzionale,
ti fai prendere da simile pessimismo e spirito rinunciatario..
ma che esempio dai?

Almeno stai zitta e non diffondere malumore tra chi ti legge!

C'è chi ti segue e penserà:
"Bèh se neanche la Senatrice Franca crede di poterle cambiare 'ste ruberie
vuol dire che bisogna accettarle e amen.."

"Chi non combatte per le proprie idee o non vale niente lui o le sue idee"
[Ezra Pound]

martedì, ottobre 03, 2006

Ma siamo zucconi o zuccotti?

da Repubblica.it del 02 ottobre 2006

DOLLARO ASSASSINO
Caro Zuc,
potrò anche essere d'accordo con Lei riguardo le torri gemelle, neanche io credo al complotto, ma (e qui ci sta un grosso MA) i complotti per loro stessa definizione "esistono". Dipende solo da che punto si guarda la cosa, meno si è ignoranti sui fatti, meno si ha la percezione di un complotto, va da se, però riguardo l'assassinio di JFK? Sarei curioso di sapere come lo definisce, per uno della mia età (33 anni), in teoria dovrebbe essere un personaggio "sentito qualche volta" e "qualche volta visto" in filmati di repertorio, ma sto allungando il brodo e vengo al dunque, lo sapeva lei che JFK fece stampare 4 miliardi di dollari dal congresso, così come prevede la loro costituzione, e che come tutti i presidenti che hanno fatto lo stesso è stato giustiziato? Ovvero togliere il signoraggio alle banche centrali, che poi sono delle spa private come la nostra.
Sarei curioso di sapere che ne pensa.......
Valeriano Celli
Roma


risponde Zucconi: Se il Congresso (Parlamento) degli Usa o un Presidente, provasse a stampare dollari, anche soltanto 4 miliardi (che sono una cifra modesta nell'economia americana) li fucilerebbero davvero tutti, deputati, senatori e presidente, per alto tradimento e senza neppure la benda e l'ultima sigaretta, che fa pure male alla salute. Credevo di averle sentite tutte, su JFK, ma questa del complotto della Fed mi è nuova.




Qualcuno provi a scrivere a questo zuccotto e spiegargli che a NON sapere del Federal Reserve and Executive Order 11110 non c'è da vantarsi e tanto meno a farci su della squallida ironia.

Questa risposta del Zucconi è pura DISINFORMAZIONE e ci sono gli estremi per sospettare che tale e patetica goliardia non sia gratuita ma foraggiata da quei personaggi occulti che la sua risposta mira a proteggere, ridicolarizzando la perspicace domanda.

Ergo: studiare prima di parlare, altrimenti tacere. O c'è o ci fa. Un giornalista serio avrebbe studiato, uno ignorante avrebbe negato, un foraggiato avrebbe fuorviato. A voi le considerazioni del caso tenendo presente che il nostro non è nuovo a simili depistaggi, vedi:

(Repubblica del 10 maggio 2005)
ZUCCONI risponde (?) sul signoraggio