mercoledì, aprile 20, 2005

Denunciati dipendenti di banca: obbligavano ad aprire un C/C per cambiare un assegno

Titolo: ESIGONO L’APERTURA DEL CONTO CORRENTE PER CAMBIARGLI UN ASSEGNO: BANCARI DENUNCIATI

Data: 15/04/2005
Autore: Ufficio stampa (l.c.)
Testo: ROMA - Due dipendenti di una filiale romana del Banco di Brescia, un impiegato e il vice direttore, sono stati denunciati dagli agenti del commissariato Prenestino di Roma per rispondere del reato di appropriazione indebita.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, la banca si e' rifiutata di cambiare un assegno non trasferibile all'intestatario poiché, a loro dire, non vi erano i presupposti per la sua identificazione, proponendo quindi di aprire presso la loro filiale un conto corrente che avrebbe però comportato la spesa di almeno cento euro per l’apertura e chiusura. La vicenda è iniziata un mese fa quando uno studente romano di 23 anni ha ricevuto da un’agenzia assicurativa un assegno bancario come rimborso per un incidente stradale. La somma rimborsata era di quattromila euro e il giovane si è presentato presso la filiale del Banco di Brescia a Largo Colli Albani. L’impiegato allo sportello non ha cambiato l'assegno nonostante il 23enne avesse presentato la propria carta d’identità e la patente. Il giovane un’ora dopo è tornato nella stessa banca con la madre ed un amico per garantire la sua identità. Anche in questo caso però sia l'impiegato che il vice direttore hanno deciso di non cambiare l’assegno asserendo che un regolamento interno alla banca prevede che per riscuotere assegni di importo superiore a 516 euro l'utente deve necessariamente aprire un conto corrente. Il giovane si è così rivolto alla polizia e al termine degli accertamenti, gli agenti del commissariato Prenestino, diretti da Maurizio Simone, hanno denunciato alla procura della repubblica di Roma i due dipendenti della banca per appropriazione indebita. (l.c.)