mercoledì, novembre 29, 2006

La Lega Nord si allea con i Cittadini: il signoraggio è del Popolo e non dei banchieri privati

da DISINFORMAZIONE.IT

Sapete bene come la pensiamo: i partiti politici sono i camerieri dei banchieri o meglio, del potere economico gestito da questi ultimi.
Ma ben vengano tutte quelle iniziative, che come questa, almeno potrebbero servire per far prendere coscienza della più grande truffa della storia dell'umanità: il signoraggio monetario!!!


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"La Lega Nord si allea con i Cittadini:
il signoraggio è del Popolo e non dei banchieri privati"

Il Congresso della Provincia di Torino della Lega Nord approva a grandissima maggioranza la mozione "L'unica politica possibile" presentata da Claudio Marovelli.

"La Lega è da sempre una forza popolare che non ha paura di difendere gli interessi del Popolo dagli interessi dei poteri forti.
Vi chiedo di votare per questa mozione perché così facendo si restituirà al Popolo la vera Sovranità che ROMA LADRONA ha viceversa regalato a pochi banchieri privati senza nessuna contropartita.
Quando noi produciamo e consumiamo dei beni e dei servizi, come credete che riusciamo a scambiarceli vicendevolmente? Con le monete!

Come pensate che le monete che abbiamo in tasca arrivino fin lì? Arrivano fin lì perché ROMA LADRONA si indebita per nostro conto nei confronti dei banchieri centrali, rigorosamente privati, avviando così la spirale perversa del debito i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti. I banchieri privati creano dal nulla le banconote, si impossessano illegalmente del loro valore (dei numeri che gli stampano sopra) e ci chiedono pure gli interessi. Non solo! Non ci pagano sopra neanche una lira di tasse perché ROMA LADRONA li autorizza a non metterli nel conto economico e questi se li portano in nero alle Cayman e comunque dove gli pare. L'ordine di grandezza annuo di questa truffa è il triplo di questa finanziaria.

Ma quei soldi sono i nostri!
Perché siamo noi che produciamo e consumiamo i beni ed i servizi.
Perché siamo noi che riconosciamo valore a quei pezzi di carta colorati e li riteniamo idonei per effettuare gli scambi.
Perché siamo noi il Popolo Sovrano di cui al primo articolo secondo comma della Costituzione.
Sottopongo quindi al Congresso le seguenti proposte necessarie e sufficienti per risolvere istantaneamente tutti i problemi finanziari della nostra Società:

1) il Parlamento stabilisce, alla stregua di Regno Unito, Danimarca e Svezia, che il potere monetario compete allo Stato italiano, con conseguente ed immediata uscita del nostro Paese dal Trattato di Maastricht;

2) la banca d'Italia effettuerà l'emissione monetaria ACCREDITANDOLA allo Stato che la porrà all'attivo del Suo bilancio; la banca d'Italia verrà compensata sia per le prestazioni tipografiche, sia per le consulenze, sia per i servizi svolti, ma non certo consentendole di sottrarre alla Comunità l'intera emissione monetaria, come viceversa è avvenuto fino ad oggi. Se la banca d'Italia non sarà disponibile tutte le sue funzioni verranno svolte senza difficoltà dal Ministero del Tesoro e dall'Istituto Poligrafico dello Stato.

Con questi semplicissimi provvedimenti sarà possibile vivere in uno Stato vero, senza debito pubblico. Vi immaginate cosa significherebbe vivere in uno Stato senza debito pubblico?

- Non sarebbe più necessario tartassarci; un'aliquota del 10% (la decima) sarebbe più che sufficiente per mantenere l'equilibrio economico e la macchina dello Stato SANO.

- Grazie alla produzione automatizzata di molti prodotti sarà possibile, mantenendo l'attuale tenore di vita, come negli anni 60 e 70, far sì che un solo stipendio permetta alla famiglia anche numerosa di vivere bene e magari anche di fare qualche risparmio. Infatti in quegli anni il rapporto debito/PIL era inferiore al 30%.

- Le casalinghe potrebbero essere agevolmente stipendiate dallo Stato; i nostri figli potrebbero finalmente essere accuditi dalla madre prevenendo i tantissimi problemi che stiamo vivendo sulla nostra e loro pelle.

- La scuola e la ricerca potrebbero finalmente ritornare ad essere decorose.

- Idem per la Sanità.

- Idem per le Forze Armate e dell'Ordine.

La lista delle cose che si potrebbero fare è vastissima.
Chiudo con una nota di concretezza.
Ricordate le 500 lire di carta?
Quelle erano banconote dello Stato e per fare quelle non ci ha indebitati. Erano monete SANE.
Quelle che abbiamo in tasca le abbiamo perché ROMA LADRONA si è indebitata per nostro conto. Quelle nelle nostre tasche sono monete AVVELENATE. Hanno con loro il debito, sempre più grande, sempre più inestinguibile: un vero cappio al collo per noi stessi e per nostri figli e nipoti.

CHIEDO CHE VOTIATE PER QUESTA MOZIONE."

"L'unica politica possibile
La mozione riprende la perizia di Savino Frigiola nel processo intentato a Lecce contro la Banca d'Italia / B.C.E. nel 2005. Il giudice ha condannato la Banca d'Italia ed ha riconosciuto che la moneta deve essere accreditata allo Stato e non addebitata, come viceversa avviene oggi. Questa storica sentenza è stata rigettata dalla Cassazione il 22 giugno 2006 ma le motivazioni sono state assai significative: " . al giudice non compete sindacare il modo in cui lo Stato esplica le proprie funzioni sovrane, tra le quali sono indiscutibilmente comprese quelle di politica monetaria, di adesione a trattati internazionali e di partecipazione ad organismi sopranazionali . "
In sostanza la Cassazione afferma senza mezzi termini che la questione è politica e non può quindi essere disputata dalla "Giustizia".
Fra le righe ci sta' scritta un'altra cosa: "non ci sono più argomenti tecnico-giuridici per sostenere la correttezza dell'attuale sistema monetario basato sul debito".
Sta' ai Partiti politici prendere in mano questa questione.
Scopo della politica è quello di individuare soluzioni innovative, indirizzare, amministrare, incrementare le risorse nazionali, pubbliche e private, per conseguire il bene comune di tutti e di ciascuno.
Mentre le scelte e gli indirizzi delle varie correnti e formazioni, politiche e culturali, possono essere soggettive, condivise od opinabili, un punto resta incontrovertibile: quello di preoccuparsi, in primis, di disporre delle necessarie risorse per realizzare i propri programmi enunciati e perseguiti.
Senza questa verifica, senza un chiaro e realistico programma per il recupero delle risorse economiche, sciaguratamente cedute nel passato, dalla politica al sistema bancario e monetario, qualunque azione intrapresa da una qualunque formazione politica di qualunque colore, risulta vana, velleitaria ed ingannevole verso il prossimo, verso i propri aderenti, verso la propria persona ed ancor peggio verso la propria famiglia.
Posto che il miglior sistema conosciuto per produrre e distribuire la ricchezza, risulta quello dell'iniziativa privata e del libero mercato, con la conseguente preminenza della meritocrazia, occorre fermamente stabilire il limite invalicabile per tutte le attività di pubblico interesse, specialmente per quelle che non possono essere svolte in regime di concorrenza, le quali debbono assolutamente essere amministrate pubblicamente. (distribuzione acqua, gas, energia, sanità, nettezza urbana, autostrade, ecc.)
Sappiamo con precisione come e dove reperire le risorse per esaudire le istanze sociali, neglette sia dal polo di destra che da quello di sinistra, pertanto risulta inderogabile, nell'interesse comune, unire tutte le componenti politiche e culturali, non asservite ai poteri forti, per smascherare quelle al servizio dell'apparato bancario e monetario per riappropriarsi di quanto già appartiene al popolo sovrano. Solo successivamente potrà risultare giustificato avviare confronti e distinguo tra le eventuali diverse posizioni e soluzioni culturali. Il polo di SINISTRA non riesce più a governare, se non togliendo ai cittadini per conferire ai banchieri, quello di DESTRA non è in grado di differenziarsi; è arrivato il momento di fare un salto di qualità.
Ci sono abbondanti ed impellenti motivi per spingere le persone libere e responsabili ad assumere un maggior impegno pubblico e sociale.
La grande spinta popolare deve essere finalizzata all'affrancamento dalla schiavitù sempre più strisciante ed opprimente che il Mondialismo, nelle sue diverse forme attua, attraverso le proprie subdole articolazioni costituite dai potenti sistemi di distribuzione di ricchezza. Oggi, il sistema non palese di governo mondiale, cerca di annichilire i singoli individui usando parassitariamente governi nazionali e governanti, le persone e le loro libertà.
La leva principalmente utilizzata è quella monetaria con il coinvolgimento dell'intero apparato bancario.
La questione monetaria infatti risulta essere attualmente la causa di tutte le cause.
Per comprendere definitivamente le conseguenze e le implicazioni, negative o positive, che si determinano in campo politico e sociale, mediante l'utilizzo appropriato o distorto della funzione monetaria, è opportuno formulare e rispondere correttamente alle due classiche domande:

1) chi è il proprietario della moneta al momento della sua emissione, se della comunità che la utilizza o delle banche centrali,

2) quale è l'ordine di grandezza del danno medio, che ne subisce la comunità nazionale derivante dall'indebita appropriazione del signoraggio monetario, da parte del sistema bancario e monetario nazionale ed internazionale.

Queste due domande, ingenue solo nell' apparenza, sono le stesse che il Giudice di Lecce ha rivolto al Perito d'Ufficio in occasione del processo contro la Banca d'Italia - B.C.E..
La perizia redatta dal Perito di Parte illustra e risponde esaurientemente ai due quesiti. L'inevitabile conclusione che ne scaturisce dalla perizia è quella che lo Stato, nell'interesse dei propri cittadini, deve creare la moneta necessaria per il proprio mercato nella quantità e nella misura sufficiente e necessaria."